Da rifiuto speciale a materia prima secondaria: è un passaggio-chiave per l’economia circolare. Per facilitare alle imprese l’individuazione di potenziali materie prime secondarie, la Regione Emilia-Romagna ha istituito l’Elenco dei sottoprodotti.
Ne parlo nell’articolo uscito sul numero di maggio-giugno 2017 della rivista Materia Rinnovabile/Renewable Matter, che pubblico di seguito.

Noccioli di albicocca e di pesca, sale utilizzato per la salatura delle carni: da febbraio di quest’anno in Emilia-Romagna non sono più rifiuti speciali da smaltire originati dai processi di lavorazione dell’industria agroalimentare, ma sono stati ufficialmente promossi al rango di sottoprodotti. Ovvero potenziali materiali da riutilizzare in altre filiere produttive o per altre finalità d’uso. E da marzo, a questi pionieri del recupero di materia si è aggiunto il liquor nero, noto a livello comunitario come black liquor, la sostanza liquida che si forma nelle cartiere come residuo della lisciviazione del legno nelle vasche in cui si ottiene la polpa per produrre la carta. Anche per questo scarto, quindi, si profila all’orizzonte una seconda vita post mortem.

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http://www.renewablematter.eu/it/art/329/La_doppia_vita_delle_armelline_di_pesca_e_albicocca

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http://www.renewablematter.eu/en/art/711/The_Double_Life_of_Peach_and_Apricot_Kernels

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.