CHE ORA SEGNA L’OROLOGIO CLIMATICO
Come ogni primo giorno del mese, pubblico oggi i dati del #ClimateClock, l’orologio climatico che, grazie anche a Europa Verde, è stato installato sulla home page del sito dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna https://www.assemblea.emr.it/
• in rosso quanto tempo manca, agli attuali tassi di emissioni di gas serra, per consumare il “budget di carbonio” globale a disposizione, vale a dire la quantità di CO2 che può ancora essere rilasciata nell’atmosfera mantenendo l’aumento della temperatura mondiale entro un grado e mezzo sopra i livelli preindustriali;
• in azzurro si susseguono diverse cifre: la percentuale di #energia mondiale fornita al momento da fonti rinnovabili; l’ammontare in dollari del #fondo Verde per il clima destinato ai Paesi meno emettitori ma che più subiscono l’impatto dei cambiamenti climatici; i chilometri quadrati di superficie della Terra #protetti dalla popolazione indigena. E veniamo ora i dati aggiornati ad oggi:
⏰ restano 6 anni e 233 giorni e qualche ora per contenere l’aumento medio della temperatura globale entro 1,5 gradi.
💰sono appena 9,52 i miliardi di dollari versati nel Fondo verde a sostegno dei paesi più fragili, rispetto ai 100 concordati e di cui si è discusso di nuovo, per l’ennesima volta, alla COP 27 di Sharm El-Sheikh;
🌳 sono 43.500 i chilometri quadrati di territorio ancora abitato e protetto da popolazioni native.
🔌 è del 13,28% l’energia prodotta da fonti rinnovabili.
Il primo novembre i dati erano, nell’ordine:
– 6 anni e 263 giorni rimasti per contenere l’aumento medio della temperatura globale entro 1,5 gradi.
– 9,52 miliardi i dollari investiti, rispetto ai 100 concordati, per il Fondo verde a sostegno dei paesi più fragili.
– 43.500, i chilometri quadrati di territorio ancora abitato e protetto da popolazioni native.
– 13,22 % di energia prodotta da fonti rinnovabili.
Dal 2020, in diverse città del mondo una versione del Climate clock campeggia sulle facciate di edifici-simbolo come ad esempio il Metronome di Union Square a Manhattan: https://climateclock.world.
Il primo orologio climatico italiano è stato inaugurato a Roma il 4 giugno 2021, sulla facciata di quello che allora si chiamava Ministero della Transizione Ecologica, oggi ribattezzato Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.
La #Cop27 si è conclusa con un bilancio peggio che #deludente. È stato confermato l’impegno a contenere l’aumento della temperatura media mondiale il grado e mezzo, pur nella consapevolezza che probabilmente invece sforeremo questa soglia, considerato che le azioni intraprese per abbassare le #emissioni sono #insufficienti e che i Paesi economicamente e industrialmente più sviluppati, a cominciare da Usa e Cina, non hanno preso impegni adeguati per uscire davvero dall’era dei combustibili #fossili.
L’unica novità positiva è l’accordo raggiunto – in ritardo e dopo giorni e notti di negoziati estenuanti – sulla cosiddetta questione ‘#loss and #damage’ a favore dell’istituzione di un fondo per risarcire i Paesi più poveri e vulnerabili, martoriati dalla crisi climatica e meno colpevoli quanto a emissioni di gas serra. Non è stato però ancora definito con chiarezza “chi paga e chi riceve”, tuttavia si tratta di un riconoscimento concreto della differenza che esiste tra i vari Paesi nel contribuire all’incremento dell’effetto serra – sotto forma di #emissioni di gas serra – e della necessità di aiutare quelli più a credito. Un risultato ottenuto anche grazie all’importantissimo lavoro fatto dagli #attivisti e dai leader dei Paesi meno abbienti, e su cui si è giocata buona parte della Conferenza sul Clima.
Per rallentare la corsa dell’aumento della temperatura – ormai sotto gli occhi di tutti – c’è bisogno dell’#impegno di tutti, dal settore pubblico a quello privato, dalle istituzioni alle imprese, fino ai singoli cittadini. Questo impegno non può che poggiare sulla consapevolezza individuale e collettiva del grado di gravità raggiunto dall’emergenza climatica.
Per questo ho deciso di pubblicare, ogni primo del mese sulla pagina FB, cosa segna l’orologio climatico. Ci aiuterà a monitorare l’impatto delle misure che si/non si prendono.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.