PIU’ FONDI E ATTENZIONE AI CENTRI ANTIVIOLENZA CONTRO LE DONNE. L’HO CHIESTO IN UN’INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA DELL’EMILIA-ROMAGNA

Con un’interrogazione alla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna depositata oggi, come consigliera del Gruppo Europa Verde ho chiesto maggiore attenzione e sostegno all’attività dei Centri antiviolenza sulle donne, messi anch’essi sotto pressione dall’emergenza Covid19.

Dalla rilevazione condotta tra le 80 organizzazioni che aderiscono alla Rete nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza – è emerso un incremento delle richieste di supporto del 74,5 per cento (oltre 1200 donne in più) rispetto alla media mensile registrata con l’ultimo rilevamento statistico (2018).

In Emilia-Romagna, da un’analisi a campione fatta dal Coordinamento dei Centri Antiviolenza sui dati di 4 centri (Lugo, Ferrara, Modena, Reggio Emilia), risulta che a marzo 2020 – rispetto allo stesso mese del 2019 – sono aumentate le richieste di ospitalità specialmente in emergenza (28% contro l’11% del 2019); che nel marzo 2020 le donne vittime di violenza che per la prima volta hanno chiesto aiuto con figli/e sono pari al 69% (nello stesso mese del 2019 erano l’82%); sono più spesso vittime di violenze fisiche (67% nel marzo 2020 contro il 53% di marzo 2019); gli autori delle violenze sono più spesso coniugi e conviventi (70% nel marzo 2020 contro 57% nello stesso mese 2019).

Con l’interrogazione ho chiesto alla Giunta regionale se stia monitorando l’evolversi del fenomeno della violenza contro le donne in Emilia-Romagna e se intenda adoperarsi per contribuire alla diffusione delle informazioni sulle attività di supporto svolte dai Centri antiviolenza sulle donne della regione, rivolgendo la propria attenzione anche alle donne immigrate che sono meno informate sulle possibilità di supporto attivabili da parte delle istituzioni e della legge italiana. Infine si chiede se la Giunta intenda istituire fondi regionali strutturali su base pluriennale finalizzati a sostenere in maniera continuativa il lavoro dei Centri antiviolenza presenti sul territorio regionale così da garantire una programmazione delle attività temporalmente più estesa e meglio cadenzata.

La convivenza forzata dovuta al periodo di quarantena e/o di distanziamento sociale presso l’abitazione sta aggravando l’esposizione a comportamenti violenti di cui molte donne erano già vittime o diventa causa di nuove violenze domestiche. In questo contesto, i dati confermano che i Centri antiviolenza sono un punto di riferimento cruciale per le donne e che hanno proseguito la propria attività nonostante le difficoltà del momento e le scarse risorse economiche di cui dispongono.

Faccio quindi mio l’appello della Presidente di D.i.Re Antonella Veltri: servono ulteriori risorse rispetto ai 3 milioni annunciati dal Governo con il decreto Cura Italia, sia per reperire alloggi di emergenza sia per sostenere attività fondamentali quali la formazione e l’inserimento lavorativo delle donne.

A questo link il testo dell’interrogazione  interrogazione_violenza sulle donne

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.