PIACENZA, RAVENNA, MODENA, REGGIO EMILIA E PARMA TRA LE CITTA’ PIU’ INQUINATE
👉Conosciamo bene, purtroppo, i dati dell’inquinamento dell’aria. Leggerli però nero su bianco fa sempre un pessimo effetto. Ci sono interi territori che respirano sotto una fitta cappa di smog; le morti premature da inquinamento atmosferico si contano a decine di migliaia nel nostro paese, con una accentuata concentrazione nel #BacinoPadano. Qualche passo avanti negli anni è stato fatto, ma la transizione ecologica è di una lentezza estenuante, come se la salute dei cittadini non dovesse essere il primo interesse da tutelare. Manca ancora una decisa inversione di tendenza, o quantomeno un approccio strategico ad un problema sicuramente complesso che non può essere risolto con provvedimenti spot che non hanno la carica di radicalità necessaria a pulire l’aria che respiriamo, abbassando al contempo la febbre del pianeta.
👉Lo conferma la mappa della qualità dell’aria urbana pubblicata ieri dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), e basata sulla misurazione della concentrazione media di particolato fine (PM 2,5). Una classifica in cui le città italiane si piazzano male: nella ‘zona rossa’ della classifica, quella delle città con l’aria peggiore, ce ne sono ben 22, nella ‘zona verde’, che raggruppa quelle con l’aria più pulita, appena 6.
📌Nella ‘zona rossa’, ai primi 323 posti, oltre alla “pessima” #Cremona in 322ma posizione, troviamo, dal basso verso l’alto, anche #Brescia (315ma posizione), #Pavia (314), #Venezia (311), #Piacenza (307), #Bergamo (306), #Treviso (304), #Milano (303), #Torino (298), #Verona (294), #Ravenna (291), #Terni (289), #Modena (283), #Benevento (282), #Reggio Emilia (281), #Pesaro (278), #Parma (276), #Ferrara (272), #Novara (271), #Rimini (258) e #Prato (251).
👉Dall’ultimo report effettuata dall’AEA si evince che nel 2018 l’esposizione al particolato fine ha causato circa 417mila morti premature complessive in 41 paesi europei.
Il tema dell’inquinamento dell’aria va affrontato con politiche all’altezza delle sfide: servono politiche di sistema a 360 gradi. Legambiente Onlus, ad esempio, fa notare che l’inquinamento di Cremona e Vicenza dipende da fattori non riconducibili esclusivamente a traffico e riscaldamento, poiché sempre di più pesa il contributo emissivo degli #allevamenti #intensivi. Secondo l’associazione, dagli inventari delle emissioni per la provincia di Cremona, ad esempio, si evince che nel territorio vengono emesse polveri ultrafini pari a 781 tonnellate annue (il 51% derivante dalla combustione di biomasse per riscaldamento), ma che sono molto maggiori le emissioni che funzionano da precursori delle stesse polveri: ammoniaca (18.241 tonnellate annue, il 99% da fonti agrozootecniche) e ossidi d’azoto (6.503 tonnellate annue, il 41% da trasporto su gomma).
👉L’allevamento intensivo è un modello che non regge più, va superato. In questa direzione si muove la mia risoluzione sullo stop all’uso delle gabbie negli allevamenti, approvata lo scorso 4 maggio dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna, con lo scopo di avviare una transizione verso modelli sostenibili e rispettosi del benessere animale che significa al contempo tutela della salute dei consumatori, dell’ambiente e del clima.
🍀Allevamenti sostenibili, sviluppo delle rinnovabili, trasporti elettrici e su ferro, edifici energeticamente efficienti. La grande opportunità che abbiamo davanti, in Italia è il #PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dai fondi europei del #NextGenerationEU. Serve uno stanziamento straordinario di risorse per il risanamento ambientale del bacino padano: pulire l’aria in questo territorio che coinvolge quattro regioni deve diventare una priorità nazionale e europea.
👉Su questo, però, non vediamo per niente segnali incoraggianti. Il ministro Roberto #Cingolani e il premier Mario #Draghi sono consapevoli che è in gioco la salute di migliaia di cittadine e cittadini?

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.