ENNESIMA STRAGE DI MIGRANTI, ITALIA ED EUROPA STANNO A GUARDARE
È terribile e anche vergognoso quello che è successo alcuni giorni fa nelle acque del Mediterraneo: un’altra strage di donne, uomini e bambini che con un gommone, partito dalle coste libiche, cercavano di raggiungere l’Italia. Centotrenta le persone annegate che non sono sopravvissute al mare in tempesta.
Questa perdita di vite umane è ancora più dolorosa e inaccettabile perché – stando a quanto riferito da Alarm Phone, il contatto di emergenza attivato dalle organizzazioni non governative – Frontex (l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera) e le autorità italiane e libiche, pur essendo a conoscenza della presenza in mare di questa imbarcazione in gravi difficoltà, hanno negato di prestare soccorso. Tutti quindi sapevano, ma nessuno è intervenuto.
Sull’Europa e sul nostro paese pesano dunque la vergogna e la corresponsabilità di questa ennesima strage, che si aggiunge agli oltre 20.000 uomini, donne e bambini morti o scomparsi nel Mediterraneo centrale, la rotta migratoria più letale al mondo.
Mi associo quindi alla dichiarazione del Presidente del Parlamento europeo, Davide Sassoli, che ha esortato gli Stati membri della Ue ad agire con solidarietà, come si è fatto per i vaccini. I governi nazionali diano poteri e mandato all’Unione europea per intervenire, salvare vite, realizzare corridoi umanitari e organizzare un’accoglienza obbligatoria per profughi e migranti.
Durissime, ancora una volta, le parole di condanna di Papa Francesco: “Centotrenta migranti sono morti in mare. Sono persone, sono vite umane, che per due giorni interi hanno implorato invano aiuto, un aiuto che non è arrivato. E’ il momento della vergogna.”
I governi nazionali non sono in grado né di gestire con umanità ed efficacia i movimenti di migranti e richiedenti asilo. Vale anche per il nostro governo: ne è stata (un’ulteriore) prova la vergognosa dichiarazione rilasciata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi che nel suo viaggio istituzionale in Libia ha ringraziato la Guardia costiera libica per il suo operato, nonostante da anni giornalisti e migranti che raggiungono il nostro paese dopo aver affrontato indicibili sofferenze denuncino le gravi violazioni dei diritti umani commessi dall’autorità costiera libica.
Come Verdi – Europa Verde Emilia-Romagna sosteniamo la richiesta di un incontro urgente, inviata a Draghi dalle organizzazioni non governative Watch The Med – Alarmphone, EMERGENCY
, Medici Senza Frontiere, Mediterranea Saving Humans, Proactiva Open Arms, ResQ – People saving people, Sea-Watch, SOS MEDITERRANEE per discutere quali iniziative concrete possano essere assunte dall’Italia, coinvolgendo l’Europa, per garantire interventi di soccorso coordinati e tempestivi, affinché salvare vite umane torni ad essere la priorità e inaccettabili tragedie come il naufragio di questi giorni non si ripetano mai più.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.