Oggi in Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna ho ricostruito le tappe dello scontro tra #sindacati e #BolognaFiere, esploso pubblicamente a metà novembre quando i media hanno raccontato l’acuirsi della tensione nelle relazioni sindacali riguardo al personale di manifestazione, spostato da una società all’altra, secondo una modalità definita dai sindacati “un gioco di scatole cinesi”. Un malcontento culminato nella clamorosa richiesta da parte di Cgil, Cisl, Uil, Usb e Sgb delle #dimissioni dei vertici dell’azienda.

I sindacati hanno poi appreso, ad operazione conclusa e senza esserne stati informati preventivamente, che V.E. Srl si sarebbe occupata del lavoro che svolgevano i lavoratori Wydex e il personale assunto a tempo determinato.

E non è tutto. I sindacati hanno appreso dai vertici di BolognaFiere – in risposta alla loro denuncia che era stato disatteso il protocollo sul mantenimento della qualità del lavoro a causa dell’esternalizzazione – che era loro intenzione di svuotare la partecipata Wydex per dare in appalto i servizi fieristici di cui si occupa.


Ora non resta che attendere l’esito dell’incontro che non può che portare ad una soluzione rispettosa dei diritti dei dipendenti, siano essi dipendenti delle società o occupati nella filiera degli appalti.
Spero con questa interrogazione di aver contribuito ad accelerare la tempistica del dovuto chiarimento, sul quale il Gruppo di Europa Verde manterrà vigile l’attenzione.