Oggi, in veste di consigliera regionale della commissione sanità dell’ Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna, sono stata invitata a intervenire ad un convegno medico di alto profilo sulle terapie per prevenire le complicanze della cirrosi epatica. Scopo del convegno proposto da Motore Sanità, al quale hanno partecipato medici del Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna pubblico di tutte le province: fare allineare la nostra Regione ai protocolli adottati da tutte le altre regioni italiane per la cura e la prevenzione dell’#encefalopatiaepatica.

Per la diagnosi precoce dell’#epatiteC causata dal virus #HCV – una forma che può rimanere latente e non dare sintomi per molto tempo fino ad evolvere in forma cronica – la Regione Emilia-Romagna consente di fare il #test #sanguigno #gratuito e senza prescrizione medica. Il test di screening gratuito è stato confermato anche per il 2024, con l’obiettivo di intercettare la patologia per tempo e fornire le giuste terapie a tutti i casi positivi identificati. Per stimolare l’accesso al test, il Servizio sanitario regionale ha rilanciato la campagna di comunicazione “#Cdevipensare”, con spot video e radio, informazioni sui social e materiale cartaceo. Complessivamente, da inizio 2022 sono 1.359.915 i cittadini destinatari dello screening in Emilia-Romagna su una popolazione di 4,5 milioni.
Come detto sopra, la cirrosi può essere generata anche dall’abuso di alcol, un fenomeno purtroppo diffuso anche nella nostra regione.
Secondo i dati relativi al biennio 2021-2022 del sistema di sorveglianza #PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia, dedicato alla sorveglianza sulle condizioni di salute e sugli stili di vita delle persone) in Emilia-Romagna consuma alcol il 72% delle persone tra i 18 e i 69 anni. Il 22% (oltre 659mila persone) risulta essere un consumatore potenzialmente a maggior rischio per la salute.


Vediamo se la giunta risponderà positivamente.



