La mobilità urbana sta cambiando. Bologna 30, di cui si parla ovunque in questi giorni, è il simbolo più evidente della trasformazione in atto, ma non l’unico.
Il ruolo, cruciale, degli Enti Locali è quello di sostenere la transizione verso un modello di mobilità a zero emissioni per ridurre i gas serra che impattano sul riscaldamento globale e i gas inquinanti che impattano sulla nostra salute. Una mobilità, come nel caso di Bologna 30, attenta anche alla sicurezza, in primis dei soggetti deboli della strada, ovvero pedoni e ciclisti.
Sono temi che ho trattato in più occasioni in Assemblea legislativa Emilia-Romagna, facendo approvare e finanziarie le street school, chiedendo finanziamenti per il completamento delle ciclovie, per il bike to work e per il potenziamento del trasporto pubblico elettrico e per la “cura del ferro”.
Per questa ragione leggo oggi con soddisfazione i risultati dell’ultimo bando della Regione Emilia-Romagna (dati che confermano il successo del bando analogo dell’anno scorso) che concede contributi per l’acquisto di bici e cargo bike a pedalata elettricamente assistita.
In dettaglio: a ieri, erano già arrivate 2.473 richieste di contributo per un valore di 1 milione e 229.375 euro, oltre la metà dell’intero budget previsto quest’anno pari a 2 milioni e 387mila euro.
Il bando è ancora aperto, per cui è possibile concorrere all’assegnazione dell’ultimo ingente pacchetto di risorse ancora disponibile.
Una cifra di poco superiore è stata già stanziata anche per il 2025.
Intanto, chi ha intenzione di comprare una bicicletta o una cargo bike a pedalata elettricamente assistita ha tempo di chiedere i contributi previsti fino alle ore 12 del 31 dicembre 2024. Per farlo, basta andare sulla apposita piattaforma sul sito regionale e richiedere il contributo per acquisti fatti dall’1 gennaio al 31 dicembre di quest’anno, fino esaurimento dei fondi disponibili.
Tutta la documentazione e info: https://shorturl.at/mQUWX
