IN DIFESA DELLA SANITÀ PUBBLICA UNIVERSALISTICA

Con i voti della maggioranza (Verdi, PD, Lista Bonaccini, Emilia Romagna Coraggiosa e Italia Viva) a cui si è aggiunto il M5S, l’Assemblea legislativa si appresta ad approvare il Progetto di legge di iniziativa regionale rivolta al Parlamento che chiede di aumentare il Fondo Sanitario Nazionale. Più precisamente, chiede di portare al 7,5% del Pil il finanziamento annuale del Servizio sanitario nazionale per dare risposta alle nuove sfide e ai bisogni di cura dei cittadini, evitando il collasso finanziario della sanità italiana nata con la riforma del 1978 per garantire l’assistenza sanitaria gratuita universalistica.
Oggi un cittadino italiano su 5 non riesce a curarsi, mentre si rafforza e cresce il settore delle assicurazioni sanitarie private, un trend che aumenta le disuguaglianze: solo chi può permetterselo trova nel privato tout-court o nel privato convenzionato o nelle coperture assicurative private le risposte al bisogno di salute che non trova nel pubblico, a causa delle liste di attesa e della scarsità nonché fuga del personale medico dalla sanità pubblica.

Nel mio breve intervento al presidio organizzato davanti alla sede dell’Assemblea legislativa ho sottolineato l’inaccettabile paradosso per cui, mentre si fatica a tenere in piedi il Sistema Sanitario Nazionale, una conquista che va difesa con le unghie e con i denti, si trovano invece sempre risorse per l’aumento delle spese militari, che ad oggi sono arrivate a 29,7 miliardi di euro l’anno.

 

A questo link il video del mio intervento: https://www.facebook.com/reel/835694428256512

 

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.