CORTILI CONDOMINIALI PER IL GIOCO DEI BAMBINI: GARANTIRE I DIRITTI DEI PIÙ PICCOLI

Via le auto dai cortili, e spazio a bambine e bambini: restituiamo questi luoghi ai giochi all’aperto! In occasione della Giornata Mondiale del Gioco, che si celebrerà domani 28 maggio, ho depositato oggi una risoluzione per spronare la Giunta regionale ad operare per la tutela del diritto di bambini e bambine a giocare nei cortili sotto casa. Come Verdi chiediamo di sollecitare i Comuni ad adottare provvedimenti analoghi a quello del Comune di Bologna che ha modificato il proprio Regolamento edilizio per tutelare il diritto dei bambini al gioco nei cortili, nei giardini e nelle aree all’aperto degli edifici privati.
Già nel 1989, con l’approvazione da parte delle Nazioni Unite della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (adottata dall’Italia il 27 maggio 1991), si sanciva il diritto dei bambini “al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della loro età”. Un diritto strettamente legato alla salute secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che sottolinea l’importanza che i bambini giochino almeno 180 minuti al giorno per il loro corretto sviluppo, lamentando al contempo la carenza di spazi e di tempi adeguati, nonché di sicurezza nel frequentare luoghi all’aperto, che fa sì che bambini e adolescenti siano sempre più spesso confinati in spazi chiusi e coinvolti in attività sedentarie. Una china pericolosa che va invertita! Giocare insieme fa anche parte dei processi basilari di socializzazione tra pari, non mediati da adulti.
Tra i numerosi pedagogisti che si sono espressi a favore del tempo trascorso a giocare all’aperto, vorrei ricordare l’impegno del professor Francesco Tonucci, ricercatore del CNR e ideatore del progetto internazionale “La città dei bambini”. Un progetto che parte da un’idea di città in cui la politica, scegliendo i bambini come parametro per misurare la qualità dell’ambiente di vita, assume il diritto al gioco come uno dei propri impegni prioritari. Per questo ritengo esemplare la scelta del Comune di Bologna che, accogliendo una proposta di associazioni e comitati di genitori e della Consulta Cinnica (in slang bolognese cinno/a stanno per bambino/a), ha approvato nell’agosto del 2021 la prima revisione del Regolamento edilizio inserendo un articolo che afferma e tutela il diritto al gioco nei cortili, nei giardini e nelle aree all’aperto degli edifici privati ad uso abitativo. Un diritto che grazie a questa norma non potrà essere negato da regolamenti condominiali restrittivi.
Con la risoluzione che ho depositato oggi, Europa Verde sollecita la Regione Emilia-Romagna anche a mettere a disposizione dei Comuni un pacchetto di risorse per finanziare progetti di conversione dei cortili-parcheggio in aree dedicate ai giochi all’aperto.
Se vogliamo davvero contrastare la denatalità è indispensabile creare ambienti urbani amici di bambini e bambine, dove i diritti dei più piccoli non vengono sacrificati alle imposizioni degli adulti e dove per i genitori sia facilitato il compito di loro tutela nelle fasi di gioco.

Il testo della risoluzione: https://bit.ly/3lQ82vD

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.