APPROVATO MIO ODG PER PROMUOVERE L’AGRICOLTURA BIOLOGICA
Sono molto soddisfatta che oggi in Aula – nell’ambito della discussione sul Progetto di legge della Giunta sulla revisione delle norme per l’esercizio delle funzioni amministrative nel settore #agricolo e #agroalimentare – sia stato approvato dall’Assemblea legislativa il mio ordine del giorno che valorizza il settore agricolo #biologico.
Grazie all’odg di cui sono prima firmataria, la Giunta è infatti impegnata a invitare alla Consulta Agricola Regionale una rappresentanza della filiera bio quando si trattano temi afferenti all’agricoltura biologica, con l’intento sia di sensibilizzare l’organo consultivo della Giunta regionale ai cambiamenti culturali e ambientali che hanno modificato negli ultimi 20 anni il mondo dell’agricoltura introducendo l’importante presenza di chi coltiva senza fare uso di sostanze di sintesi chimica, sia di adeguare la normativa regionale in materia di agricoltura agli obiettivi del Green Deal europeo e delle strategie comunitarie Farm to Fork e Biodiversità. La Giunta è inoltre impegnata a istituire il tavolo permanente di confronto sul biologico.
Per noi Verdi/Europa Verde l’agricoltura bio è da sempre un pilastro delle nostre politiche ambientali ed agricole, che oggi trovano conferma anche negli indirizzi europei dei programmi Farm to Fork e per la difesa della biodiversità. Siamo impegnati e continueremo ad impegnarci a sostenere la conversione agro-ecologica bio dell’Emilia-Romagna e per difendere la legalità anche in questo settore cruciale. Intervenendo in Aula, ho infatti ribadito l’importanza di combattere il fenomeno del caporalato, che purtroppo è presente anche nelle nostre campagne. Un anno fa su questo tema era stata approvata una risoluzione di Europa Verde che impegnava la Giunta a: prevedere il coinvolgimento all’interno della Consulta agricola regionale sia dell’Ispettorato del lavoro sia delle organizzazioni dei produttori biologici, in modo da ristabilire il giusto equilibrio tra tutti gli attori della filiera agroalimentare per assicurare il giusto compenso per i lavoratori e per gli imprenditori del settore agricolo; promuovere la sperimentazione di modalità efficienti di incontro tra domanda ed offerta di lavoro nel settore agricolo tramite i nuovi Centri per l’impiego; valutare l’opportunità di istituire un marchio di certificazione per i prodotti ‘liberi dal caporalato’.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.