AEROPORTO DI BOLOGNA E RUMORE: STOP AI VOLI NOTTURNI E LIMITARE I CARGO
Dopo essere intervenuta al Consiglio di Quartiere Navile sull’inquinamento acustico dell’aeroporto Marconi di Bologna, ho depositato un’interrogazione alla Giunta regionale per sollecitare provvedimenti che riducano il rumore prodotto dai sorvoli della città. È necessario dare una risposta immediata a quelle migliaia di cittadini costretti a convivere con il rumore e mettere la loro salute al primo posto: quello che noi Verdi chiediamo da anni.
La soluzione al rumore ci sarebbe, ma non conviene economicamente alla Spa Aeroporto Marconi Bologna, le cui quote sono per quasi il 40% in mano alla Camera di Commercio di Bologna e per quasi il 30% in mano ad una società del settore trasporti, Mundys. La soluzione, che ho sostenuto nei miei interventi in Regione e al Consiglio di Quartiere Navile aperto di martedì scorso, si chiama decolli e atterraggi da e per Bargellino, l’area industriale del limitrofo comune di Calderara. E perché non si adotta? La risposta viene dallo studio di Enav di gennaio 2023: perché l’uso alternato delle piste farebbe ridurre il numero dei voli orari. Ergo, porterebbe a minor incassi. Business is business!
Nell’interrogazione chiedo chiarimenti sui voli notturni che vengono autorizzati violando sistematicamente il divieto di decolli e atterraggi in fascia oraria 23.00 – 06.00. Mi giungono quotidianamente segnalazioni da parte dei cittadini di queste violazioni, che per loro significano non poter dormire di notte, dopo aver subito il martellamento dei decibel di giorno! Voli notturni che – e qui sta la beffa – che compaiono regolarmente nel programma dei voli del Marconi con giorni di anticipo! Quindi non dovuti a ritardi o motivi di sicurezza contingenti, ma sono programmati bypassando il divieto. Alla Giunta ho chiesto chiarimenti sull’entità della penalità a carico delle compagnie aeree che sforano l’orario consentito per arrivare o partire dal Marconi. Penalità che non hanno alcun effetto deterrente, a quanto pare.
Inoltre con l’interrogazione chiedo di conoscere quali iniziative intenda intraprendere la Regione per frenare la crescita incontrollata dei voli cargo, che aggravano l’inquinamento acustico notturno, poiché i cargo decollano lato Bargelino impedendo di usare questa rotta in atterraggio per i voli civili.
Infine, ho chiesto che fine abbia fatto il nuovo studio dell’Asl sull’impatto sanitario dell’inquinamento acustico che doveva essere pronto nel 2023.
Oltre alla mia interrogazione in Regione, ho chiesto al gruppo parlamentare dei Verdi europei di farne una alla Commissione europea affinchè indaghi se l’Italia rispetta il Rwgolamento del 2015
Nel 2022, con il superamento della pandemia, i voli sono ripresi a pieno ritmo: lo scalo ha registrato 8.496.000 passeggeri, in forte crescita rispetto al 2021 (+107,0%), con 70.871 movimenti (+66,8%) e 55.195 tonnellate di merce trasportata (+10,1%). Nei mesi estivi del 2022 sono state numerose le giornate che hanno superato i 100 voli sopra la città.
Evitiamo di fare il bis nel 2023 dei disagi causati ai residenti nel quartiere Navile, che è più colpito dall’inquinamento acustico prodotto dai sorvoli a bassa quota: sono circa 40 mila persone che vivono nell’area interessata dai sorvoli. Già terrorizzate da quanto può succedere l’estate prossima, ormai alle porte, quando si tengono aperte le finestre.
👉Il testo dell’interrogazione: https://bit.ly/42Oujxs

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.