STRAGE DI BOLOGNA: NO AL REVISIONISMO DI DESTRA, SONO STATI FASCISTI E MASSONI

Puntuale, come avviene ogni anno alla vigilia del 2 agosto, è arrivato l’ennesimo tentativo della destra di cancellare l’esito processuale che ha collegato la strage alla stazione di Bologna all’eversione terroristica nera e alla P2 di Licio Gelli.

La richiesta di una nuova commissione parlamentare d’inchiesta, avanzata da Fratelli d’Italia, non è altro che un ennesimo tentativo di riscrivere la storia. Per questo va rispedita al mittente da tutti quelli che hanno a cuore la richiesta di verità e giustizia per le 85 vittime della bomba.
Dopo che nelle Aule dei Tribunali sono emersi collegamenti inoppugnabili tra Licio Gelli, la Loggia P2, servizi deviati dello Stato e lo stragismo fascista, la richiesta di istituire una commissione è stata giustamente giudicata irricevibile dall’Associazione dei familiari delle vittime della strage, che da anni si batte perché nei tribunali si arrivi alla verità completa sui mandanti oltre che sugli esecutori.

Un impegno per il quale mi sento di ringraziare, a nome dei Verdi, l’Associazione dei familiari delle vittime: il loro è un lavoro indispensabile alla rimozione di ogni zona d’ombra che possa minare le radici della democrazia e della Repubblica.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.