Tre italiani su quattro sono preoccupati per il clima: è l’esito del sondaggio realizzato da Euromedia Research e commentato dalla sua direttrice-fondatrice Alessandra Ghisleri sul quotidiano La Stampa alcuni giorni fa.
Una percentuale consistente del campione intervistato dà giudizi estremamente negativi sulle attuali politiche nazionali ed europee di contrasto al cambiamento climatico e per la tutela dell’ambiente e la transizione ecologica. L’impegno del #Governo italiano e delle istituzioni locali è bocciato dal 45,5% del campione, mentre il 56% è insoddisfatto dal ruolo dell’Unione europea.



Come evidenzia il sondaggio, il segnale positivo in questo contesto di fragilità ambientale è che cresce il numero di persone che si rendono conto dell’urgenza di adottare misure per combattere il climate change. Tradotto in percentuale è il 73% degli interpellati ad essere preoccupato, vuoi per l’aumento della temperatura globale e gli eventi #meteo estremi che provoca, vuoi per la lampante evidenza scientifica del pesante impatto sull’ambiente delle attività umane.




Battersi per un ambiente sano, che è indispensabile alla nostra vita, non c’entra niente con i cosiddetti radical chic, come dimostrano i redditi medio-bassi dei contribuenti che devolvono il loro 2 per mille ai #Verdi.