Secondo un tecente sondaggio presentato dal presidente di Youtrend Lorenzo Pregliasco nel corso del Festivalndel Sarà 2025 tenutosi il 20 maggio in Sala Borsa a Bologna,la maggioranza degli italiani dà la priorita all’impiego delle rinnovabili per la transizione energetica, con un 22% però, corrispondente in larga misura alla fascia d’età 50-64 anni, favorevole anche all’uso del nucleare.
Nel suo intervento la Presidente di Kyoto club Letizia Magaldi ha sottolineato che oggi la produzione di elettricità da sole e vento è la più conveniente, il che ha portato ad una quota di nuova potenza da fonte rinmocabile installata nel 2024 a battere tutte le altte fonti in uso. Magaldi ha anche evidenziato che sta migliorando la capacita di accumulo delle batterie, fattore cruciale per rendere disponibile l’elettricità quando serve e jon solo mentre viene prodotta. La sfida della transizione energetica, per essere vinta, richiede una forte partnership pubblico-privato. La transizione deve essere un processo partecipato con condivisione della produzione di energia e dei profitti che genera.
Per Enrico Giovannini, ex ministro e Predidente di Asvis, è vero che produrre da fonti rinnovabili costa meno, ma gli italiani non se ne accorgono in bolletta a causa del meccanismo di formazione del prezzo, ancora legato al mercato del gas metano.