Le donne dimostrano una maggiore responsabilità ambientale e grande capacità di coniugare le sfide dei mercati e la salvaguardia dell’ambiente. È quanto rivela il sondaggio dell’International Center for Social Research realizzato durante la prima settimana di agosto per conto di Ener2Crowd.
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Nella green economy le donne ricoprono ruoli dirigenziali nel 58% dei casi; le donne sono più orientate alla riduzione delle emissioni inquinanti (68%) ed al risparmio energetico (65%); le imprese con una leadership femminile evidenziano una maggiore attenzione ai temi della sostenibilità ambientale ed energetica: un’azienda “rosa” su tre investe in prodotti e tecnologie green, contro un’azienda su quattro di quelle guidate dagli uomini.
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Anche tra chi oggi si impegna di più nei movimenti ambientalisti prevalgono giovani attiviste, consapevoli che a pagare maggiormente il costo del cambiamento climatico sono le donne: esse rappresentano infatti l’82% degli sfollati dei disastri ambientali a livello globale e risultano, più spesso degli uomini, vittime delle calamità naturali.
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