NEVE ARTIFICIALE SUL 90% DELLE PISTE

🌡️Aumenta il riscaldamento globale, cambia il clima, ma non cambiano le abitudini. Si vuole continuare a fare come si è sempre fatto. L’innalzamento delle temperature richiede invece di rivedere i nostri comportamenti che impattano sul clima in molti ambiti.

🎿Prendiamo le vacanze invernali in località di montagna. Come negare il piacere di una bella sciata
su piste innevate incorniciate da boschi? C’è un però. La scarsità di precipitazioni nevose a causa dell’accelerazione del cambiamento climatico ha portato a una situazione impensabile solo dieci anni fa: oggi il 90% delle piste viene innevato da neve artificiale sparata dai cannoni.

❄️ È un dato diffuso da #Legambiente, che precisa che vale tanto le #Alpi quanto gli #Appennini, e non solo per l’Italia. “Il rimedio adottato – avverte lo studio promosso dall’associazione ambientalista – è stato un massiccio ricorso all’impiego di neve artificiale. I bacini idrici utilizzati, individuati grazie all’impiego di immagini satellitari, sono ben 142 sparsi sull’intero territorio italiano, per una superficie totale pari a circa 1.037.377 metri quadrati, concentrata per lo più nelle zone settentrionali e centrali della penisola”.

👉 È evidente che si tratta di una quantità d’acqua imponente, sottratta ad altri usi prioritari, e che viene restituita alle falde acquifere, dopo lo scioglimento della neve, impregnata dei vari additivi che servono a compattarla. Considerato che il 90% delle piste in Italia è dotato di impianti di innevamento artificiale, si stima che il consumo annuo di acqua potenziale è di 96.840.000 metri cubi, pari al consumo idrico annuo di un milione di abitanti. A questo spreco vanno aggiunti i consumi di elettricità per fare funzionare i cannoni sparaneve.

🌻 Per questi motivi come capogruppo di Europa Verde nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, mi sono espressa contro l’idea di installare, al Corno alle Scale, cannoni sparaneve ancora più potenti di quelli odierni per mantenere la neve anche a temperature esterne sui 15 gradi. Quindi ancora più energivori e assetati d’acqua.
E prima ancora, con in paio di interrogazioni alla Giunta ero intervenuta contro il devastante progetto di nuova seggiovia, sempre al Corno alle Scale, la cui realizzazione porterebbe a inserire nuove infrastrutture nei pressi dell’incontaminato paesaggio attorno al lago Scaffaiolo.

👉 E’ ora di prendere atto che il riscaldamento globale limita le precipitazioni nevose. E che puntare sulla neve artificiale può solo aumentare le emissioni climalteranti. Meglio promuovere modelli di turismo non stagionali e non vincolati allo sci. Per questi motivi, concordo con Legambiente che sostituire la neve con quella artificiale “richiede sempre maggiori investimenti per nuove tecnologie ed enormi oneri a carico della pubblica amministrazione”. Da qui la necessità di pensare a un nuovo modello di turismo basato su un’attenta diversificazione delle attività in grado di valorizzare le peculiarità locali, la storia, i pregi naturalistici dei territori.

📌 Alla luce di queste considerazioni, Europa Verde aderisce con convinzione alla giornata di mobilitazione nazionale “Reimmaginiamo l’inverno. Basta nuovi impianti” promossa dall’associazione Un Altro Appennino è Possibile : domenica 12 marzo sono previste diverse iniziative, a cura anche di Trekking Italia, WWF Bologna e CAI – Club Alpino Italiano. Qui il programma completo: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=190417846950729&id=100079475457246

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.