BASTA APARTHEID: RICEVUTA LA DELEGAZIONE PALESTINESE DI MASAFER YATTA
Oggi ho ricevuto in Regione una delegazione di Masafer Yatta, una comunità palestinese situata nelle colline a sud di Hebron in Cisgiordania.
La delegazione, accompagnata da rappresentanti di AssoPacePalestina, era composta da Nidal Younes, Sindaco di #MasaferYatta, Eid Hazelin, attivista per la pace e fotografo, Haitham Abu Subha, preside della scuola secondaria mista Al-Fakhit di Masafer Yatta.
L’incontro era finalizzato a raccogliere la loro testimonianza sullo strisciante processo di epurazione etnica che subiscono da anni gli abitanti di quei territori a causa degli insediamenti dei coloni #israeliani che requisiscono terreni e fonti d’acqua.
Una situazione che di recente si è ulteriormente aggravata, da quando quell’area è stata dichiarata zona di esercitazioni militari dell’#esercitoisraeliano. Una situazione che loro fronteggiano con azioni di #resistenza e autodifesa nonviolente, come molti altri villaggi con i quali tiene i contatti Assopace Palestina.
I componenti della delegazione hanno raccontato le terribili condizioni in cui vivono: le sopraffazioni e gli #abusi sono quotidiani, così come le minacce e gli atti di violenza nei confronti della popolazione.
Le #scuole vengono demolite nel cuore della notte o addirittura colpite con gas #lacrimogeni durante il giorno, con gli alunni e gli insegnanti costretti a scappare dalle finestre.
Sono stata in Palestina anni fa, ho incontrato altre comunità di resistenza nonviolenta, e non posso che confermare amaramente ciò che ci ha raccontato oggi la delegazione di Masafer Yatta. Ai danni dei palestinesi si sta imponendo una sorta di #apartheid mista ad operazioni vere e proprie di epurazioni etniche.
La pressione sulla popolazione è continua; per passare da un villaggio all’altro devono affrontare continui check-point israeliani in uscita e in entrata, che rendono la vita un faticoso percorso ad ostacoli. Le risoluzioni dell’#Onu che rivendicano i loro diritti e che sanciscono le violazioni a loro danno dello Stato di #Israele si moltiplicano, ma nulla cambia. A cominciare dalla Striscia di #Gaza, un carcere a cielo aperto. È urgente arrivare a uno Stato autonomo sovrano anche dei #palestinesi.
Oggi, insieme ai colleghi Federico Alessandro Amico e Antonio Mumolo, che ringrazio per la presenza, ci siamo impegnati a sollecitare Giunta e Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna a sostenere non solo la campagna #SaveMasaferYatta, ma anche azioni diplomatiche rivolte all’ambasciatore israeliano in Italia, al fine di denunciare questa indegna e inaccettabile condizione patita dalla popolazione di Masafer Yatta e della Palestina. Sapere che non sono isolati per loro è fondamentale.
Per saperne di più su questa comunità visita il sito Assopace Palestina e https://savemasaferyatta.com/en/
E per sostenere la speranza di chi soffre e lotta per la giustizia e la propria autodeterminazione diffondi sui social l’hashtag #SaveMasaferYatta

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.