2 AGOSTO 1980 2 AGOSTO 2020 A 40 ANNI DALLA STRAGE DELLA STAZIONE DI BOLOGNA INAUGURATO MURALE

Sono passati 40 anni dall’attentato stragista alla stazione di Bologna che fece 85 morti e oltre 200 feriti, e tante ferite indelebili nei cuori dei familiari delle vittime.

Come esecutori dell’attentato sono stati condannati Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, associati politicamente alla destra estremista dei Nar.
Anni di sistematici depistaggi hanno però impedito di risalire ai mandanti politici.

Oggi, grazie anche al poderoso lavoro di digitalizzazione delle carte di decine di processi che ha permesso di incrociare i dati, la Procura Generale di Bologna ha cominciato a fare luce anche su questo livello, a cominciare dal tracciamento degli spostamenti di ingenti somme di denaro riconducibili al burattinaio della P2 Licio Gelli.

Per questo Paolo Bolognesi e Paolo Lambertini, presidente e vice presidente dell’Associazione dei Familiari delle vittime della strage, all’inaugurazione del murale avvenuta stamattina hanno espresso cauto ottimismo sulla possibilità di risalire ai veri mandanti, nella consapevolezza che i depistaggi ricominceranno e in parte siano già ricominciati.

Fare piena luce è chiaramente vitale per la saldezza della nostra democrazia. Non sono accettabili opacità su chi ha tramato per anni per indebolire la democrazia per spianare la strada a regimi illiberali.

Così come è fondamentale mantenere viva la memoria della strage, come fa il murale inaugurato oggi, che rappresenta una donna in lutto dai cui occhi scendono due lacrime che contengono l’una l’orario della strage e l’altra un’Italia in frantumi a causa dello stragismo.

Stamattina all’inaugurazione del murale sono intervenuta come Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, alla quale – come hanno riconosciuto Bolognesi e Lambertini – si deve il finanziamento della digitalizzazione degli atti processuali e il contributo alla realizzazione del murale di Bologna e di altri otto murales, uno per ciascun capoluogo di provincia. Un modo, tramite il linguaggio diretto dell’arte popolare dei murales, di mantenete vivo il ricordo della strage e dell’attentato alla nostra democrazia.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.