L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, che però non protegge la vita di lavoratrici e lavoratori.

Oggi è la giornata nazionale per le vittime sul lavoro e i numeri sono impietosi: nei primi otto mesi del 2022 sono già 677 le persone di ogni età che hanno perso la vita sul posto di lavoro, quasi tre al giorno.

Questa piaga va debellata creando le dovute condizioni di sicurezza sui posti di lavoro a tutela della vita di lavoratrici e lavoratori.

Intervenendo in Aula nei giorni mi ero soffermata anche sulla vergogna dei percorsi scuola-lavoro che trasformano i giovani in manodopera a costo zero senza nemmeno offrirgli una formazione adeguata, per cui sono già tanti, troppi, quelli che nel 2022 hanno perso la vita.

Mettere fine alla vergogna delle morti e degli incidenti sul lavoro deve diventare una priorità di imprese ed istituzioni